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La parola del Vescovo

Dalla paura all’incontro: le parole del Vescovo al Convegno Migrantes

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Dalla paura all’incontro: le parole del Vescovo al Convegno Migrantes

Le mie condizioni di salute non mi consentono di essere presente al Convegno che l’Ufficio Migrantes ha voluto organizzare per la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2014. So anche che questa occasione permette di conoscere meglio i risultati del progetto Le Querce di Mamre grazie ai racconti e alla testimonianze di alcuni immigrati. Vorrei tuttavia, tramite questo mio scritto, farmi presente e condividere con voi una breve riflessione in merito al fenomeno quanto mai attuale delle migrazioni. Tutti siamo testimoni delle incredibili tragedie che si consumano a largo delle nostre coste. I numeri sono elevati e lasciano lo sgomento dentro i nostri cuori. Nello scorso febbraio circa 300 profughi hanno trovato la morte in mare. Di fronte a questo male, purtroppo si sta diffondendo una cera indifferenza fatalista, per la quale tragedie del genere fanno parte del normale scorrere degli eventi. Il titolo del Convegno apre una bella pista di riflessione e suggerisce un impegno concreto e responsabile per una comunità cristiana che vive la fatica di un presente drammatico. Si abita la storia, si vive la storia, solo se viviamo le storie di ogni singola persona, mettendoci al loro fianco, o quasi “nei loro panni”. La Chiesa di Lamezia, nei suoi membri presbiteri e laici, non può pensare di abitare la storia, senza quella solidarietà cristiana e non sociologica che conosce l’altro come un fratello o come una sorella. Come ci ricorda il Santo Padre Francesco nel messaggio per la giornata del Migrante e del Rifugiato: «Occorre passare da un atteggiamento di difesa e paura, di disinteresse o di emarginazione ad un atteggiamento che abbia alla base la cultura dell’incontro». Anche questa è una via di conversione che la Quaresima ci invita a percorrere. La vera elemosina e il vero digiuno sono esercizi puntuali che ci invitano ad allontanare il nostro sguardo da noi stessi e ad aprirci agli altri, ai loro bisogni e desideri. Con l’auspicio che questo momento di riflessione, consenta di portare alla luce altri aspetti che testimoniano la bellezza dell’accoglienza, promossa dalla Diocesi di Lamezia Terme, tramite la Caritas e l’Ufficio Migrante, particolarmente attraverso la Casa Le Querce di Mamre. A tutti auguro un buon lavoro e di cuore imparto la mia benedizione.