·

La parola del Vescovo

Quale orizzonte possono avere davanti a sé gli scout?

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Quale orizzonte possono avere davanti a sé gli scout?

Si è svolta domenica 22 marzo, l’Assemblea Zonale degli Scout di Lamezia Terme. Il Vescovo ha preso parte all’assemblea, presiedendo le lodi e tenendo la meditazione, di cui si riporta il testo.

Carissimi, ritrovarmi con voi mi fa felice! Vi saluto con affetto paterno e mentre celebriamo le Lodi, benedico il Signore per il dono del vostro servizio e della vostra testimonianza nella Chiesa e nella società. Quale orizzonte possono avere davanti a sé gli scout? Le parole di Papa Francesco a San Rossore emozionano anche noi oggi riuniti nell’Assemblea zonale: “Non lasciatevi rubare la speranza, non abbiate paura, guardate avanti al futuro! Il mondo ha bisogno di giovani coraggiosi, non timorosi. Di giovani che si muovano sulle strade e non che siano fermi: con i giovani fermi non andiamo avanti! Di giovani che sempre abbiano un orizzonte per andare!”. Tutti sappiamo che un freno reale per un giovane che vuole andare avanti è proprio il lavoro. Papa Francesco a Cagliari ha proprio ricordato il nesso inscindibile tra la dignità della persona e il lavoro. Se il compito che il Papa ricorda agli scout è quello di “fare una città nuova, con la verità, la bontà e la bellezza che il Signore ci ha dato” e anche vero che questo è possibile per mezzo del lavoro. La Bibbia parla del lavoro come benedizione, oggi ci sembra di parlare del lavoro proprio come un miracolo!Cosa può fare la Chiesa di Lamezia per far crescere il lavoro e aiutare i lavoratori? La Chiesa di Lamezia non può offrire soluzioni tecniche o sostituirsi agli enti preposti che devono creare le condizioni necessarie per lo sviluppo del lavoro. Certo, non per questo, la Chiesa di Lamezia resta con le mani in mano. So che nel corso di questa Assemblea parleranno i promotori del progetto AVELAVORO, che vuole essere un aiuto concreto per favorire l’occupazione dei giovani. Attraverso poi il progetto Policoro, la Caritas Diocesana e altri progetti come quello Relazioni, attivato grazie al MIUR, abbiamo cercato di dare la possibilità del lavoro e della formazione. I risultati ci sono, speriamo che crescano. Perché oggi guardiamo con grande attenzione al lavoro? L’impegno e l’attenzione al mondo del lavoro, non nasce soltanto dal desiderio di intervenire a causa dell’urgenza e della crisi. L’attenzione al lavoro nasce dalla fedeltà alla Parola di Dio. Papa Francesco ha beatificato il grande Papa Paolo VI. Indimenticabili sono le sue parole agli operai di Taranto: «il lavoro e la religione nel mondo moderno, sono due cose separate, staccate, tante volte anche opposte. Ma questa separazione, questa reciproca incomprensione non ha ragione di essere, perché Cristo Gesù è chiamato: “l’operaio profeta”». è stato proposto come testo un brano di San Josemaria Escrivà sulla santificazione del lavoro. Paolo VI ricordava agli operai: «Quando lavorate in questa officina è, in un certo senso come se foste in chiesa… Voi, se siete intelligenti, se siete veri uomini, potete e dovete essere religiosi, qui nei nostri immensi padiglioni del lavoro terrestre». Come può accedere tutto questo? Ecco lo scenario grande che si apre davanti a noi, quando parliamo del lavoro. Lavorare da cristiani è lavorare sapendo che il Creatore ce lo ha chiesto! Se ogni cristiano, - quindi anche ogni scout - vive il proprio lavoro con questa coscienza alta, la nostra fede diventa davvero “carità operosa”, concreta, reale. Per vivere questo non bastano i principi, o le intenzioni serve un cammino di fede. E come Scout avete a disposizione tutti gli strumenti per far crescere la vostra fede cristiana! Le parole del Papa a San Rossore valgono anche per gli scout di Lamezia. Il Papa vi chiedeva di “lavorare per una nuova città”. E in questo lavoro riuscirete a trovare la vittoria, la meta di questa strada di coraggio che avete voluto percorrere nello scoutismo. Il vostro Vescovo vi vuole bene, vi accompagna e vi benedice!