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La parola del Vescovo

Covid, Rete di solidarieta' per evitare fratture di violenza

LaPresse · 3 anni fa

"La pandemia sta aumentando le sacche di povertà ed il disagio sociale delle ultime ore ne è prova concreta". Va subito al nocciolo Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme (Catanzaro) che a LaPresse dichiara: "Come Chiesa non possiamo non essere attenti e vicini a questo disagio, che alcune categorie vivono in modo più incisivo e che necessita di risposte immediate. Ecco perché - continua il presule, da quasi due anni nella diocesi della piana - occorre concretizzare una rete che coinvolga le Istituzioni e le persone prestando, però, l'attenzione necessaria a non favorire lo sfascio totale e la violenza. In questo senso la rete di solidarietà mi sembra la risposta adatta a dare risposte, guardando con particolare attenzione verso i più deboli ed i più vulnerabili".
"Questa pandemia sta lasciando dietro di sè uno strascico notevole con un malessere che in queste ore sta emergendo prepotentemente. Già lo scorso gennaio - dice ancora Schillaci - , nell'introdurre i lavori del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti ha parlato delle varie fratture che la pandemia sta trasformando da isolate in associate, coinvolgendo tutti i legamenti che tengono uniti i nostri territori, facendo riferimento alla frattura sanitaria, sociale, delle nuove povertà, educativa e sottolineando "il dono della riconciliazione che c'impegna, come cristiani e cittadini, a una risposta di comunione e corresponsabilità. La Chiesa, quindi, proprio perché segno e strumento di unione, di comunione, di pace, di giustizia e di prossimità deve operare in questa direzione - conclude il vescovo di Lamezia Terme - stando accanto agli ultimi e contribuendo a creare quelle condizioni che possano permettere di uscire da questo difficile periodo, riuscendo a guardare in profondità anche le sfide che questo momento così complicato ci sta ponendo davanti senza dimenticare l'insegnamento evangelico”.