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Oltre le barriere

Lavoro agile e permessi frazionati: precisazione dell'Inl

Mirella Madeo · 3 anni fa

Dopo un lungo confronto con i sindacati, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha fatto un'importante precisazione, secondo la quale ha diritto di fruire dei permessi della legge 104, per sé stesso o per assistere un parente o il coniuge disabile, anche chi lavora in smart working, riconoscendo in tal maniera al lavoratore disabile, beneficiario della misura del lavoro agile, gli stessi diritti del lavoratore che svolge la propria attività in sede.
Tuttavia, se da un lato, l'Inl, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, riconosce la difficile compatibilità della fruizione oraria con il lavoro agile, in quanto svincolato da vincoli di orario di lavoro, dall'altro non esclude più la fruizione frazionata dei permessi durante i periodi di smart working, sostenendo che “nei casi in cui il lavoratore ritenga che l'esigenza personale possa essere soddisfatta durante la propria modulazione organizzativa dell'attività lavorativa, diventa non necessario ricorrere al permesso orario”. .L'Ispettorato rimanda quindi la conciliazione dei tempi da dedicare al lavoro e la necessità della persona da assistere, riservando, al lavoratore stesso, la possibilità di scegliere di ripartirli nei modi più opportuni, in base alle proprie esigenze.
Un'interpretazione legislativa che tutela la flessibilità di cui gode il lavoratore in smart.
Ove non sia possibile una conciliazione tra l'organizzazione lavorativa e l'urgenza di prestare assistenza ad un familiare, il dipendente potrà perciò esercitare il diritto alla fruizione frazionata del permesso.