"Maschio e femmina li creò", presentato a Venezia il libro di don Emanuele Gigliotti (Page 22)
Il 19 maggio scorso presso la biblioteca del centro di studi teologici “Germano Pattaro” in Venezia ha avuto luogo la presentazione del libro "Maschio e femmina li creò. Antropologia biblica e questione gender" di don Emanuele Gigliotti. L’evento, promosso dalle biblioteche ecclesiastiche di Venezia in collaborazione con la casa editrice Marcianum press, si è realizzato nel contesto delle giornate (13-21 maggio) di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico.
Dopo il benvenuto ai partecipanti del prof. Marco Da Ponte, direttore del centro, è intervenuto come relatore lo stesso autore che, rispondendo alle domande della dott.ssa Veronica Zanini (Gremio in Bioetica), ha illustrato i contenuti del libro nonché le modalità seguite per svilupparlo e le finalità accademiche e pastorali che lo hanno animato nella stesura.
Considerata la cornice delle giornate in cui l’incontro è avvenuto, il dialogo di presentazione del libro è cominciato dall’immagine scelta come prima di copertina: il bellissimo affresco di Raffaello raffigurante Adamo ed Eva nel momento del peccato originale (Vaticano, Loggia di Raffaello, seconda volta, 1516-1518). A questo proposito l’autore ha motivato la scelta del dipinto con l’impossibilità di affrontare la questione gender prescindendo dal dogma del peccato originale e ha spiegato: “Esiste un legame profondo tra le due realtà: ambedue contestano una differenza. Nel peccato originale, sotto la spinta suggestiva del Serpente, è contestata la differenza tra Dio e l’umanità. Satana presenta alla coppia un Dio geloso e concorrenziale, davanti al quale l’uomo e la donna reagiscono con uno spirito di rivalsa. Il gender, da parte sua, contesta la differenza dei sessi, la differenza interna all’uomo: ‘maschio e femmina lì creò’ (Gen 1,27). Quando l’uomo e la donna falsano la relazione con Dio pervertono di conseguenza la loro relazione. Il peccato originale è anche peccato originante. In questo senso l’affresco scelto è una sintesi formidabile. Raffaello raffigura con grande ambiguità i sessi dei progenitori caduti nel peccato originale: Eva, pur avendo volto femminile, ha seni poco pronunciati e corpo muscoloso; Adamo, pur avendo corpo maschile, ha viso, capelli e seni femminili. Non si può, dunque, affrontare la questione del gender ignorando gli effetti del peccato antico: sarebbe causa di gravi errori dal punto di vista educativo e sociale”.
Per la casa editrice Marcianum Press ha preso parte all’incontro il dott. Giulio Goggi, dell’ufficio redazione, e la sig.ra Giorgia dalle Ore, dell’ufficio promozione. La presentazione si è conclusa con alcune domande all’autore da parte dei convenuti e con i ringraziamenti del prof. Marco Da Ponte a don Emanuele e alla moderatrice dott.sa Zanini.
L'iniziativa ha avuto il sentito apprezzamento dei partecipanti i quali al termine dell’evento hanno tributato al relatore un caloroso applauso.