Il valore inestimabile di chi insegna agli altri un mestiere
Domanda da un milione di…. Qualche forma di denaro!
Mi permetto di partire dai principi e fondamente della Costituzione della Repubblica Italiana ovvero: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Per evitare di essere sfidato a “singolar tensone” da qualcuno che sicuramente obietterà: lavoro e chiesa…cosa volete saperne voi, o libero stato in libera chiesa, provo innanzitutto a delineare il lavoro visto da un cattolico che porta il nome di Giovanni Paolo II il quale nell’enciclica Laborem Excersens definiva il lavoro come “Chiave per rendere la vita umana più umana”. Ecce Homo. Ecco l’uomo: l’uomo al centro. La dignità e l’importanza del lavoro, naturalmente, hanno radici ben più lontane. Partendo da Dio che per diversi giorni lavora e un giorno si riposa. Proseguendo a stretto giro ai primi due uomini che devono guadagnare il pane con il sudore della fronte. Tutto ci riporta alla dignità e all’urgenza del lavoro. Lavoro dunque come dovere, e non solo come diritto. Lavoro che aiuta a vivere, ma che alcune volte toglie la vita. 1481 morti sul lavoro nel solo 2024 secondo statistiche ufficiali.
Torniamo alla domanda posta fin dall’inizio: che valore dai a chi aiuta le persone ad imparare un mestiere? Un valore altissimo, senza se e senza ma. Inestimabile. Soprattuto in questo 2025, anno giubilare. E il giubileo è nato per garantire la liberazione degli schiavi, per restituirgli l’uguaglianza e ridurre le distanze tra i ricchi e i poveri. In una sola parola: dignità!. Chi si rende disponibile a far si che persone terze possano apprendere qualcosa, compie un gesti di liberazione che genera dignità. Dalla culla alla tomba. Dal maestro di scuola elementare, alla formazione continua dei quadri e dirigenti. E’ la sfida educativa. E’ la sfida che noi cristiani non dobbiamo aver paura di iniziare, partendo dal nostro piccolo. Naturalmente tutto questo non è semplice. C’è bisogno di un alleanza: tra chi conosce e chi desidera conoscere. Tra chi possiede i talenti e chi le risorse. Ridestiamo nei nostri cuori e nelle nostre coscienze questo target e allora ogni giorno, ogni mese e ogni anno sarà Giubileo.
Don Francesco Farina, direttore Ufficio per i Problemi Sociali, il lavoro, la Giustizia e la Pace
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