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Educazione e Scuola

“Keramos”: al Liceo Campanella il lavoro della ceramica per la promozione del territorio

Paolo Emanuele · 9 anni fa

“Keramos”: al Liceo Campanella il lavoro della ceramica per la promozione del territorio

Piatti, scodelle, corredi da tavola e da cucina realizzati a mano, seguendo i metodi tradizionali della lavorazione della ceramica, e decorati con immagini e parole che raccontano la storia della nostra terra. Un percorso che ha riportato gli studenti del terzo millennio nell’antica “bottega del vasaio” per riscoprire le radici magnogreche e bizantine della nostra terra, il gusto del lavoro manuale, per attingere all’immenso patrimonio di filosofia, miti ed arte e farne strumento di promozione e crescita culturale del territorio. E’il progetto “Keramos e dintorni… giovani e futuro in Expo2015” - che ha visto protagonisti nel corso dell’anno scolastico 2014/15 circa 40 studenti del Liceo Campanella guidati dalla docente Michela Cimmino - e che nei primi giorni del nuovo anno didattico ha dato vita alle prime “opere” realizzate dai giovani studenti dell’istituto superiore diretto da Giovanni Martello. Argilla, acqua e fuoco: gli studenti del Campanella hanno toccato con mano gli ingredienti essenziali della lavorazione della ceramica, attraverso i quali si esprime il “genius loci” e che riportano simbolicamente all’inizio della civiltà nella terra di Calabria e nel Mezzogiorno d’Italia. Grazie alla sinergia con il laboratorio “CeramicaConcreta” di Maria Graziella Cantafio e l’artista lametino Franco Serratore in arte Figulus, gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere uno stage della durata di 80 ore nel corso del quale, divisi in gruppi e guidati dagli esperti Maria Graziella Cantafio, Franco Serratore, Giorgia Gargano (Presidente FAI Lamezia Terme) e Manuelita Iacopetta, hanno realizzato diversi manufatti in ceramica decorati successivamente con le immagini di filosofi, poeti, miti della tradizione magnogreca, argomenti su cui durante lo scorso anno scolastico gli studenti sono stati sollecitati a fare ricerche e ad approfondire in classe e a casa. Cuore del progetto, la “bottega figulina”, allestita nei locali della scuola, con tutti gli strumenti necessario al lavoro di una bottega artigiana, compreso un forno professionale già in possesso dell’istituto e un tornio di antica fattura. Tra le attività del progetto, anche la visita svolta nel mese di maggio ad Expo 2015, che ha visto gli studenti del Liceo Lametino far parte della squadra di progetto “Together in Expo” insieme a 2500 scuole sparse su tutto il pianeta che hanno aderito all’iniziativa Referente del progetto la docente Michela Cimmino che, nell’ottica di una scuola aperta alla città e disponibile a farsi strumento di crescita economica e culturale il territorio, ha voluto coinvolgere nel progetto il Comune e diverse associazioni del territorio: la condotta Slow Food di Lamezia Terme Soroptimist, Theodora e Arci. “Con questo progetto ancora una volta la nostra scuola si mette a servizio del territorio e lo fa attingendo a due risorse del nostro passato per trasformarle in ricchezza per il nostro presente: l’arte della ceramica e del lavoro manuale e la riscoperta delle nostre radici magnogreche e bizantine. Nello spirito di Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, abbiamo trasmesso agli studenti il gusto di nutrirsi delle risorse della nostra tradizione storico – culturale per dare sapore ed energia al presente e al futuro della nostra terra – ha dichiarato la docente Michela Cimmino sottolineando “l’entusiasmo e la partecipazione attiva dei nostri ragazzi che, entrando nella “bottega del vasaio” e avendo la possibilità di lavorare la creta con le loro mani, hanno scoperto passioni e talenti che molti di loro non immaginavano di possedere. E’un segnale positivo dello stupore, del “gusto per il sapere” con cui i nostri giovani si accostano al passato, alla riscoperta dei mestieri di una volta, che può diventare un’occasione importante per il rilancio culturale ed economico della nostra terra”