Arriverà a Lamezia Terme nella mattinata del 13 luglio la reliquia ex ossibus di S. Antonio di Padova, nell’ambito del cammino che ripercorre a piedi gli oltre 1800 chilometri da Capo Milazzo, luogo del naufragio di Antonio in Sicilia, fino a Padova, città di elezione del Santo portoghese. Il cammino, a 800 anni dalla predica di Forlì che rivelò Antonio come grande annunciatore del Vangelo, è il cuore di “Antonio 20-22”, progetto che mette al centro i tre anniversari antoniani: gli ottocento anni dal passaggio di Antonio dai canonici regolari agostiniani ai frati francescani, gli ottocento anni dal naufragio in Sicilia e dall’incontro con S. Francesco d’Assisi al Capitolo delle Stuoie, gli ottocento anni dalla predica di Forlì.

Il programma della giornata è curato dalla comunità dei Cappuccini di Lamezia Terme, guidata dal guardiano fraʹ Giuseppe Sinopoli, in collaborazione con la diocesi lametina. Alle ore 10.15 la reliquia del Taumaturgo, proveniente da S. Pietro a Maida, sarà accolta in Cattedrale da dove poi partirà il pellegrinaggio a piedi verso il Santuario di S. Antonio di Padova, con una breve sosta alla casa di riposo “Tamburelli”.  Al Santuario di S. Antonio, dalle 16.30 alle 18.45, adorazione eucaristica a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare e dei gruppi conventuali e parrocchiali. Alle 19 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi. Dalle 21 alle 5, il Santuario di S. Antonio resterà aperto per la preghiera personale e comunitaria di fronte alla reliquia del Santo. Alle 5 del mattino del 14 luglio, la Santa Messa al termine della quale il cammino ripartirà alla volta di Martirano.

I proponenti del cammino e del progetto “Antonio 20-22” sono le diverse realtà della famiglia antoniana che ruotano attorno alla Basilica del Santo a Padova:  la Basilica stessa, la Provincia dei frati conventuali, il Messaggero di sant’Antonio, l’Associazione Cammino di sant’Antonio, il Centro Francescano Giovani – Nord Italia, la Peregrinatio antoniana, Caritas Antoniana onlus. Ma poi, «Antonio 20-22» è patrocinato direttamente dall’intera famiglia francescana che vive e prega nel nostro Paese, ovvero i frati (conventuali, minori, cappuccini e il Terzo ordine regolare, con l’Unione Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia francescana d’Italia); le clarisse (Federazioni delle Clarisse in Italia); le suore francescane di vita attiva (MoReFra, il Movimento delle Religiose Francescane); i laici francescani (OFS d’Italia, Ordine francescano secolare). Anche i 42 vescovi delle diocesi attraversate sono stati contattati e coinvolti, per un’iniziativa che si presenta innanzitutto come esperienza di fraternità.

S.D.