Come comunità di San Pietro a Maida, ci prepariamo a vivere due giornate di intensa comunione nella preghiera e nell’amore fraterno. Festeggiare tutti i Santi è guardare a coloro che contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come testimoni luminosi che si sono lasciati incontrare da Gesù e che ora ve𝑑𝑜𝑛𝑜 𝐷𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝐸𝑔𝑙𝑖 𝑒̀ (1 𝐺𝑣).

È per la nostra comunità un dono grande poter accogliere le reliquie del giovane Beato Carlo Acutis, il primo beato con i 𝑗𝑒𝑎𝑛𝑠 𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑒𝑙𝑝𝑎! Sarà lui ad aiutarci a mettere a fuoco occhi e cuori. Ad orientare speranze, attese, desideri, assieme alle debolezze e sofferenze, a Gesù Pane e Parola di Vita. Carlo non si stancava mai di dire a tutti: “𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑜!”. Lo dice oggi anche a noi. E affermava pure che la 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑒̀ 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑒̀ 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒̀ 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝐷𝑖𝑜. Rispondendo all’appello di Carlo, vogliamo essere anche noi la 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑖𝑙 𝑇𝑢𝑜 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜, 𝑆𝑖𝑔𝑛𝑜𝑟𝑒!(𝑆𝑎𝑙 23). Alzare gli occhi e aprirti il cuore per uscire dalla solitudine dell’indifferenza e guarire dall’autoreferenzialità dell’egoismo, dell’orgoglio, del proprio tornaconto. Mai più ripiegati in noi stessi ma sinceramene protesi gli uni verso gli altri.

Accoglieremo la reliquia martedì 1 novembre alle ore 17 all’asilo infantile “Pietrangelo Sgrò”, luogo simbolo per la comunità di San Pietro a Maida, voluto grazie alla sensibilità umana e cristiana di Pietrantonio verso gli strati più deboli della popolazione, come i bambini, soprattutto i più bisognosi. A partire dagli anni trenta è stata casa di accoglienza e formazione umana, culturale e spirituale per i 𝑓𝑎𝑛𝑐𝑖𝑢𝑙𝑙𝑖 𝑒 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖, con particolare predilezione verso gli orfani, i figli degli invalidi di guerra, accogliendo e custodendo i figli poveri della comunità. Grazie alla presenza amorevole delle Suore francescane e poi delle Figlie di Sant’Anna e delle tanti insegnanti nel corso dei decenni ha mantenuto viva l’ispirazione caritevole originaria. Ancora oggi è luogo amato che vede protagonisti i nostri ragazzi con la pastorale a loro dedicata dalla nostra parrocchia. Giunti in processione nella chiesa madre ci raccoglieremo in comunione con la Santa Messa nella quale ricorderemo i giovani defunti della comunità. A seguire una veglia di preghiera con Gesù e Carlo e tutta la comunità.

La reliquia rimarrà nella nostra comunità fino a domenica 6 novembre.

Per la commemorazione di tutti i defunti, giorno 2 alle ore 9.30, partiremo dalla Chiesa di S. Nicola in corteo verso il cimitero, assieme alle autorità civili e militari e accompagnati dalla Banda musicale “San Giovanni Paolo II”.  Dopo la S. Messa seguirà la benedizione dei loculi. Nella messa vespertina delle ore 18.00 ricorderemo i defunti della comunità che sono morti in questo anno. Seguirà la VI edizione del “Concerto dell’Orchestra di fiati”, diretta dal maestro Franco Procopio, in memoria dei nostri cari defunti.

Certi nella vita senza fine, crediamo che l’Amore di Dio è per sempre.

Don Andrea Latelli, parroco