Dal 15 al 17 giugno si è svolto a Scalea il Convegno nazionale dei direttori degli Uffici catechistici e dei membri delle Équipe diocesane.

Il tema di quest’anno era il Kerygma, sul quale i partecipanti hanno potuto riflettere ai tavoli, in stile sinodale, stimolati da varie relazioni: la catechesi nel tempo pandemia: criticità e prospettive , a cura di don Andrea Ciucci e della professoressa Elena Granata; annunciare il Cristo Risorto: quali novità? con monsignor Antonio Pitta; esperienza di catechesi biblica con don Paolo Mascilongo; incontriamo Gesù: la verifica del documento a partire dalle prassi territoriali, di don Alberto Zanetti.

Nel pomeriggio di venerdì 16 si sono svolti dei laboratori di catechesi coordinati da don Francesco Banotti con l’ausilio di 20 facilitatori.I lavori hanno la registrato la presenza di rappresentanti provenienti da circa 100 diocesi, tra i quali non sono mancate quelli delle diocesi calabresi. Per la Calabria il convegno è andato avanti anche nel pomeriggio di sabato 17 e, soprattutto,nella giornata di domenica 18.

Protagonisti del sabato sono i direttori e referenti dei settori, oltre alle équipes degli Uffici catechistici; in totale una sessantina di persone che insieme a monsignor Valentino Bulgarelli hanno discusso sulle criticità e le buone pratiche delle nostre diocesi. L’incontro è stato moderato da padre Rinaldo Paganelli e da suor Giancarla Barbon  con la presenza di monsignor Claudio Maniago, vescovo delegato CEC per la catechesi.

Il giorno successivo ha registrato la presenza di 200 catechisti provenienti dalle diocesi calabresi che, dopo aver ascoltato monsignor Bulgarelli, si sono divisi in tavoli per confrontarsi sui “passi” possibili per la catechesi in Calabria.

Ogni tavolo è stato coordinato da un facilitatore. Sono stati contattati i facilitatori formatisi con dei corsi appositi tenutisi nel 2018. Della diocesi di Lamezia hanno risposto sette facilitatori che, aggiunti ai 26 catechisti e ai due membri dell’Ucd, fanno della nostra diocesi il gruppo più numeroso.

Veronica Vaccaro, catechista