La Commissione Regionale Missio Calabria ha vissuto nei giorni scorsi intensi momenti di comunione e fraternità in terra di Albania. “Sulle orme dei Martiri Albanesi” è stato il filo conduttore del viaggio iniziato l’undici luglio scorso e concluso il 18 luglio. I 38 martiri d’Albania, uccisi tra il 1945 e il 1974, furono vittime della persecuzione religiosa contro la Chiesa Cattolica organizzata dalla Repubblica Popolare Socialista d’Albania sotto Enver Hoxha, (comunismo) che aveva dichiarato fuorilegge ogni forma di vita religiosa. Esempio di coraggio della fede professata senza paura della morte, una fede perdonata che porta ad ‘amare’ i propri assassini, il non fermarsi davanti al no degli uomini ma dire sempre sì al Signore.

Il viaggio di esperienza missionaria nasce a conclusione di un corso di formazione missionaria e vi hanno preso parte  don Francesco Mele e due laiche ( Diocesi di Lungro) , don Victor e don Giambattista Cimino con due giovani ragazzi (Diocesi di Cosenza) don Giuseppe Alfano (Diocesi di Locri) , don Antonio Costantino (Diocesi di Lamezia ) don Enzo Malizia (segretario regionale missio Calabria e direttore ufficio Missio Arcidiocesi di Rossano Cariati).

Tra le tappe significative della visita vi è stata quella con S. E,  Mons. Gjiergj Meta dal 2017 vescovo di Rrëshen. Nell’incontro il vescovo si è soffermato sul problema dello spopolamento, poiché in tanti decidono di emigrare alla ricerca di un futuro migliore: “Ma nonostante ciò la Chiesa anche per una sola persona deve continuare la sua missione perché anche quella sola persona non va abbandonata! Quindi il nostro essere chiesa è continuare a stare accanto alle singole persone, andare nei villaggi, prendersi cura di loro”.

La Commissione Regionale Missio Calabria ha quindi chiesto al vescovo di elaborare progetti utili insieme alle suore Dorotee di Albania da poter sostenere insieme sostenere per il bene di questa bella Chiesa che è in Albania vivendo appieno lo spirito di una chiesa sinodale.

Il viaggio si è concluso con la visita al santuario di S. Antonio e alla città di Kruja.