Con una Santa Messa, presieduta dal rettore don Francesco Benvenuto, nel santuario diocesano San Giovanni Paolo II è stata celebrata la “XXVIII giornata Bambini vittime” (Gbv) di violenze promossa dall’associazione Meter, attiva anche nel territorio lametino.
La Giornata dei Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia, è nata nel 1996, su richiesta delle famiglie e dei gruppi di bambini della parrocchia Madonna del Carmine di Avola, in provincia di Siracusa, e dell’Associazione Meter, a seguito del tentato omicidio nei confronti di una bambina di 11 anni, dei racconti di alcuni episodi di abuso e del suicidio di un ragazzo di 14 anni. In quella circostanza fu denominata Giornata dei Fiori Recisi (1995), ma già dall’anno successivo assunse la denominazione attuale.
Ogni anno i soci e i volontari di Meter si recano in Piazza San Pietro per accogliere il saluto e l’incoraggiamento del Santo Padre. Papa Francesco non ha fatto mai mancare il suo “messaggio speciale” alla Gbv, così come già il suo predecessore, Papa Benedetto XVI. Ed anche quest’anno, al termine del Regina Coeli, ha salutato ed incoraggiato i membri dell’associazione ad andare avanti: “Accolgo con piacere – ha detto il Pontefice – l’Associazione Meter, impegnata nel contrasto ad ogni forma di abuso sui minori. Grazie, grazie per il vostro impegno! E continuate con coraggio la vostra importante attività”.
“L’esperienza della Gbv – evidenziano da Meter – è caratterizzata dalle storie di tante vittime che hanno trovato speranza, accoglienza, cura e amorevole accompagnamento nel doloroso percorso di liberazione dalle nuove forme di schiavitù, quali appunto la pedofilia e la pornografia minorile. Si è fatto di tutto affinché tali splendide umanità ferite non provassero la solitudine e l’abbandono, pur nella consapevolezza che ciò è sempre poco rispetto a quanto debba essere ancora compiuto: molti bambini devono essere liberati. Troppi sono ridotti in schiavitù sessuale e manipolati da chiare ideologie che riducono la vita umana a scarto, a merce, a oggetto di piacere. La Gbv è divenuta uno stimolo e fonte di ispirazione per molte altre iniziative in Italia e all’estero. I veri ed immancabili protagonisti di questa Giornata sono stati sempre i bambini e in tutti questi anni si sono formate generazioni che hanno imparato a difendersi con responsabilità e consapevolezza dagli aggressori e dai predatori di innocenza”.


Al termine della partecipata celebrazione al Santuario diocesano, dopo i saluti della presidente Annalisa Gioiello, i bambini presenti sono stati omaggiati della maglietta che ricorda questa giornata nella convinzione che, come sottolinea don Fortunato di Noto, “l’abuso è un trauma permanente; è una ferita invisibile con la quale si sopravvive ma spesso anche visibile a causa delle autodifese che ogni persona mette in atto. Da qui la necessità di comprenderle, di accoglierle, di condividerle per permettere a quanti siano stati feriti di uscire fuori e di rivedere la luce della vita”.

 

Saveria Maria Gigliotti