Sacrificio e Provvidenza. Sono queste le due parole che il Vescovo, monsignor Serafino Parisi, ha “consegnato” ieri sera nella Santa Messa presieduta a Dipodi al termine del Giubileo diocesano delle famiglie, distinguendole dalle parole provocatorie dei testi biblici della domenica.

Si tratta di “due parole forti – ha detto il Vescovo – che quasi non si usano più ma che io vi lascio questa sera proprio come frutto di tutte e tre le letture. Due parole che sono sparite dal nostro vocabolario”.

Di “sacrificio, non se ne parla più (quello che ti fa sudare le cose ma, poi, te le fa gustare con soddisfazione)”. E, poi, la provvidenza: “Se ci si affida alla grandezza di Dio con fiducia, rispondendo alla fiducia che Egli ci accorda senza nostri meriti – ha aggiunto monsignor Parisi -, facciamo esperienza concreta di un Dio che non ci abbandona, che è Provvidenza. E, se ci affidiamo alla Provvidenza, impariamo anche, non a protestare, non a pretendere, ma a ringraziare. Ecco, allora, come famiglie, ma anche come singoli cristiani, io consegno a voi proprio questo programma di vita, perché è un programma di vita: la provvidenza è rendere grazie sempre al Signore”. Questo perchè “chi è fedele nel poco è fedele nel molto e, quindi, il grande tema è quello della fedeltà. E questa fedeltà si gioca sulla fiducia che ci viene data, che si vive anche nella difficoltà del sacrificio: fidandosi del Signore si tocca con mano la sua Provvidenza”.

 

Quella di ieri è stata una giornata molto intensa di preghiera, ma anche di vita comunitaria nel corso della quale gli oltre 300 iscritti hanno condiviso esperienze, testimonianze, momenti di allegria e di fede.

Nel corso della mattinata, infatti, vissuta insieme nella Rettoria di Santa Chiara, prima di raggiungere in pellegrinaggio il Santuario della Madonna di Dipodi (une delle tre chiese giubilari diocesane), sono stati numerosi i racconti di vita vissuta che, come ricordato dal Vescovo, sono stati di “persone normali che scelgono di vivere tra mille difficoltà, ma avendo come bussola la fiducia nel Signore”.

Al termine della giornata, don Francesco Decicco, assistente spirituale della Pastorale familiare che, insieme alla Pastorale giovanile e vocazionale, ha organizzato questa giornata, ha inteso ringraziare monsignor Serafino Parisi per “aver fortemente voluto questo momento, lanciando questo desiderio, anche di far lavorare insieme le nostre Pastorali” che hanno come punto di riferimento la Rettoria di Santa Chiara che, come ricordato da monsignor Serafino Parisi, “in questo dinamismo della nostra Diocesi, sta diventando chiesa centrale per iniziative belle come quella vissuta oggi”.

 

Saveria Maria Gigliotti