Tema del percorso 2021-2022: “L’anno del lavoro e dell’impresa”
Inaugurato ieri il nuovo ciclo di incontri della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa della Diocesi, che verrà condotto attraverso il tema trasversale “L’anno del Lavoro e dell’Impresa”.
L’inaugurazione del ciclo di incontri per l’anno 2021-2022 è avvenuto mediante il convegno digitale “Fratelli tutti: il lavoro è dignità”, il quale ha visto protagoniste, nella grande partecipazione, le riflessioni dei professori Domenico Marino, docente di politica economica presso l’Università “Mediterranea”, Umberto Pagano, docente di Sociologia presso l’università della Magna Grecia, e Alfonso Barbarisi, presidente dell’associazione italiana docenti universitari. I lavori, introdotti e coordinati da Umberto Salatino, presidente della sezione di Lamezia Terme dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID), sono stati costituiti anzitutto dai saluti di don Giuseppe Critelli, direttore dell’ufficio per la pastorale sociale e il lavoro della diocesi, e dal vescovo Giuseppe Schillaci, i quali si sono ritrovati nell’indicare il lavoro come emancipazione, realizzazione di sé e attuazione e costruzione della pace, la stessa pace descritta da papa Francesco nella sua ultima enciclica sociale “Fratelli tutti” con la qualificazione di “artigianale”.
Insieme all’analisi globale del docente Barbarisi sulle criticità e le misure economiche da adottare nel Mezzogiorno attraverso i prossimi finanziamenti europei, con le relazioni dei docenti Marino e Pagano, si è toccato il punto nevralgico del tema “lavoro è dignità” – come indicato da Giuseppe Campisi, coordinatore regionale UCID –, dalla “dataizzazione” del caporalato che sprona ad abbandonare l’etica del profitto per ridare il giusto primato alla dignità dei lavoratori nella ridistribuzione dei beni nella loro fruizione universale (Marino), alla realtà delle esigenze lavorative che richiedono di guardare la dignità del lavoro a partire dalla sua gestione, proprio per non avere una gestione numerica, dataistica del lavoro ma quanto più “personale”, umana, nella doppia misura della dignità e dei beni necessari per la persona (Pagano).
Riprendendo don Giuseppe Critelli sulla fattività degli stessi incontri di riflessione della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa, Campisi ha, in conclusione, lasciato la parola a monsignor Maurizio Aloise, pastore dell’arcidiocesi di Rossano – Cariati e delegato CEC per i Problemi Sociali e del Lavoro, il quale ha ribadito, nella sua sintesi, di come la visione che il Papa ci regala attraverso la “Fratelli tutti” sia quella di un mondo certamente malato, il quale è però abitato da un’alternativa che dona speranza: la fratellanza umana che, nella sua radice cristiana, può far si che si possa pensare insieme, nella convivialità delle differenze, al bene di tutti, al bene comune.