Francesco d’Assisi, la sua sempre attuale testimonianza di santità e il suo messaggio di vita come riferimento e stimolo nel cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa. Questo il tema conduttore del triduo in preparazione alla festa di S. Francesco d’Assisi, dall’1 al 4 ottobre, al santuario di S. Antonio di Padova. Durante il triduo, l’esposizione del Santissimo Sacramento per l’adorazione personale e comunitaria alle ore 17.00; alle 17.45 la preghiera del santo Rosario e alle 18.30 la Santa Messa.

In occasione della celebrazione del transito di S. Francesco d’Assisi, il 3 ottobre, la comunità dei Cappuccini di Lamezia e la fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Lamezia, in comunione con quanto si svolgerà ad Assisi, conferiranno il riconoscimento della “Rosa d’Argento Frate Jacopa 2022” a una donna del nostro territorio che si è distinta per la sua testimonianza di fede, speranza e carità. L’iniziativa prende spunto dalla figura di Jacopa dei Settesoli, molto cara al Poverello d’Assisi e da lui chiamata affettuosamente “frate Jacopa”, unica donna presente al momento della morte del Santo, che dopo l’incontro con Francesco cambiò radicalmente la propria vita.  Secondo le Fonti Francescane, fu Jacopa a portare a Francesco “un panno di colore cenerino, i ceri e i dolci”, raggiungendolo alla Porziuncola nel giorno del suo Beato Transito.

Il riconoscimento della Famiglia francescana quest’anno andrà a Rosamaria Montano, da 22 anni missionaria in Uruguay. Dopo l’incontro con l’indimenticabile figura di don Mimmo Baldo e l’esperienza nell’operazione “Mato Grosso”, Rosamaria aderisce con entusiasmo alla proposta di Don Mimmo di fondare a Lamezia Terme il movimento missionario “Andiamo in Uruguay Giovani” (AUG), nel  1997. Il 16 aprile del 2000, insieme ad un’altra missionaria, parte per l’Uruguay dove avvia la missione di Melo, in una struttura messa a disposizione della Diocesi, Casa Betania.

Nel 2008 Rosa risponde alla chiamata di Gesù che la vuole consacrata nell’Associazione privata di fedeli “Volontari della Speranza – AUG” fondata da Don Mimmo, nata dallo stesso movimento AUG e approvata dal Vescovo di Melo ( Uruguay) nel 2007 e il 31 Maggio 2008 pronuncia i primi voti di povertà, castità e obbedienza, voti diventati definitivi il 31 Maggio 2014.  Dal 2015, concluso il lavoro missionario a Casa Betania, Rosa si è trasferita nell’altra casa missionaria, “Ain Karim”, aperta nel 2006 e situata in campagna, a circa 10 km da Melo, dove ha vissuto con Don Mimmo fino all’ 11 novembre 2019, quando il Signore lo ha chiamato a Sé, e con altri missionari  italiani e salvadoregni che hanno trascorso in missione periodi più o meno lunghi.  Dall’anno scorso insieme a lei vive Roberto, giovane salvadoregno che sta facendo un’esperienza missionaria di due anni. Da Ain Karim ci si sposta verso la città di Melo per svolgere lavoro educativo e pastorale con i bambini e i ragazzi della parrocchia Cattedrale e di alcuni quartieri di periferia che le appartengono. Si svolge un lavoro di oratorio, di catechesi, preparazione ai Sacramenti e si dà la merenda ai ragazzi ivi convenuti. Attraverso il gioco si cerca di dare ai bambini uno spazio in cui si sentono a proprio agio, accettati. Si offre loro un luogo educativo per stare insieme, alla maniera di Don Bosco, affinché possano diventare “buoni cristiani e onesti cittadini”.  In questi 22 anni di vita missionaria Rosa si è più volte recata nell’altra casa missionaria dei Volontari della Speranza – AUG che si trova in Bolivia nella parrocchia di Ivo, piccolo villaggio sito nel Chaco Boliviano. Qui è attivo da più di 10 anni il “Comedor (Refettorio”)  San Bonaventura, dove ogni giorno circa 50 bambini, molto poveri, ricevono due pasti e hanno la possibilità di essere seguiti nello studio e di giocare. In questa Casa vive in permanenza Maria, missionaria originaria di Martirano Lombardo.