Il 26 aprile scorso si è conclusa la Visita ad Limina Apostolorum degli Arcivescovi e Vescovi della Calabria, iniziata il precedente lunedì 22.

I presuli, guidati dal Presidente, Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, hanno vissuto questo momento speciale della vita delle loro Chiese, nello spirito del pellegrinaggio, che ha visto l’incontro col Santo Padre, la visita alle tombe degli apostoli e il confronto con i responsabili dei più importanti Dicasteri vaticani, come gesto di comunione e verifica del cammino delle Chiese particolari. L’ultima Visita ad Limina si era svolta nel 2013. Tale gesto assume una connotazione ancora più significativa nel contesto attuale del Cammino Sinodale della Chiesa tutta e della Chiesa italiana. Il Santo Padre si è intrattenuto per circa due ore con i presuli calabri, li ha ascoltati in un clima di grande accoglienza e di sincera familiarità. Sono emersi i problemi che affliggono la nostra terra, dall’accoglienza dei migranti, all’esodo giovanile, dal lavoro alla piaga della ndrangheta. Al Santo Padre sta molto a cuore il tema della qualità dell’educazione e della formazione dei futuri presbiteri, l’ottimizzazione delle forze che consenta una formazione di qualità, a cominciare da un unico Istituto Teologico di alto livello e dal graduale processo che porti a un Seminario unico, che prevede tre sedi per lo studio della Filosofia e un’unica sede per la Teologia. Sono emersi naturalmente gli elementi positivi e i punti di luce nella vita delle Chiese di Calabria, come la capacità di accoglienza che rende unico il popolo calabrese, la generosità e la disponibilità al dono. Per i vescovi è stata un’occasione per esprimere la propria fraternità e sottolineare la forza della Comunione e alla sinodalità: richiamo continuo alla Sinodalità vissuta è la presenza in Calabria della Diocesi di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale, che consente alla Chiesa calabra di respirare con i due polmoni dell’Oriente e dell’Occidente.